domenica 21 febbraio 2010
Intervista
Centro Studi Tradizionali “Sé”
… una realtà poco conosciuta.
“Sé”… se vuoi scoprire…
di Marianna Guarini
Il Centro Studi Tradizionali “Sé” è una comunione associativa presente nel nostro territorio da diversi anni. Nonostante i vari incontri organizzati e le iniziative portate avanti, rimane una realtà poco nota, timida. Al fine di apprezzare la natura di questa comunione ed avere una maggiore conoscenza dei suoi campi d’azione, abbiamo intervistato Giuseppe Vinci, presidente del Centro, da sempre interessato allo studio delle più diverse discipline Tradizionali.
Signor Vinci, di cosa si occupa il Centro Studi Tradizionali “Sé”? Da quanti anni è attivo e chi ne fa parte?
Intanto credo che sia necessario darsi del tu. Queste distinzioni pongono una distanza innaturale tra gli uomini legati nel vincolo dell'appartenenza allo stesso creato, una distanza che porta solo incomprensione, ignoranza e dolore.
Per comprendere appieno la natura del Centro bisogna fare riferimento al concetto/simbolo di Centro e periferia o circonferenza (ovvero ciò che inferisce intorno al centro). A partire da questa circonferenza l’uomo si sforza di Conoscere e Realizzare il Centro ineffabile dell’Essere, percorrendo la Via che li congiunge. Ecco in una rapidissima battuta di cosa si occupa il “Centro” che ho l’umile compito di rappresentare e guidare. Ed ecco che si comprende anche il senso dell’appellativo Sé, particella autoriflessiva che fa riferimento alla natura Metafisica dell’Essere. Ecco che si spiega anche il Sole raggiante come simbolo dello stesso Centro.
Il Centro è attivo dal 2004, anno della sua fondazione, ed è nato per soddisfare l’esigenza di un lavoro di ricerca e di confronto più intensi e proficui rispetto al doversi muovere individualmente, spesso come un pacco senza indirizzo senza mai giungere a nulla. L’uomo, in genere resta lungo la circonferenza fenomenica degli eventi mutevoli, cangianti, impermanenti senza Realizzare la Fonte Essenziale da cui scaturiscono le forme, appunto la meta e l’origine dell’esistenza stessa.
Allo stato attuale il Centro ha pochi soci, circa un centinaio, afferenti anche dalle province limitrofe, pur avendo il suo punto di riferimento nella nostra città ed ha rapporti con altre realtà simili alla nostra, sparse per l’Italia: Akropolis, Paideia, Philia, Vidya, Il Centro e il Cerchio, e altre ancora.
Quali sono gli obiettivi che il Centro si pone?
Si tratta insomma di studi e ricerche di natura Tradizionale, dove per Tradizione s’intende quella “Conoscenza” o meglio il metodo di Conoscenza che a partire dall’umano intende Realizzare il Sovraumano. Un metodo che consiste essenzialmente nell’uso dell’eloquenza dei Simboli universali, di miti e leggende, eloquenza ben difficile da realizzare senza un metodo. Il Metodo Tradizionale, che consiste soprattutto nella pratica delle Virtù morali e filantropiche prima, quelle eroiche poi, non ultime quelle sovrumane e divine, è quello che ci è stato trasmesso ininterrottamente lungo i millenni dai Saggi, dai Maestri Realizzati, quali Pitagora, Parmenide, Platone, Plotino, Agostino, Benedetto da Norcia, Francesco d’Assisi, Dante, Bernardo di Chiaravalle e così via, facendo riferimento, soprattutto per noi di cultura cattolica, all’insegnamento di Gesù Cristo Nostro Signore e alla Bibbia. I nostri studi però non trascurano la Tradizione Orientale e i suoi Maestri, come Shankara e Gaudapada, Lao Tsu, Gotama Siddharta, Bodhidharma, Rumi, Ermete Trismegisto, gli innumerevoli Maestri della Cabala, tutte figure che spesso sconfinano nel Mito. Ciò sta ad indicare come la Tradizione è impersonale e universale, e i Maestri a cui l’umanità fa riferimento non si sono mai eretti a detentori assoluti della Verità ma si sono rimessi alla Tradizione divenendone testimoni, ponendo quindi la Tradizione innanzi a tutto.
Il Centro ha una programmazione annuale con incontri e tematiche prefissate?
Certo, all’inizio di ogni anno sociale, in primavera per la precisione, programmiamo le nostre attività pubbliche quali convegni, tavole rotonde, presentazioni di libri sui temi a cui abbiamo già accennato.
Dal 2004 ad oggi abbiamo presentato diversi libri come quello di Carmelo Muscato, La Questione delle dottrine non scritte e l’esoterismo di Platone; La Via Iniziatica del Prof. Mariano Bizzarri (Dep.t of Experimental Medicine and Pathology Scientific Commitee of the Italian Space Agency, University La Sapienza), e con cui abbiamo tenuto nel febbraio di quest’anno una tavola rotonda su L’Ordinatore Interno nella Tradizione Iniziatica. Con Carmelo Muscato, ricercatore e docente a contratto all’Università di Messina, abbiamo tenuto due tavole rotonde nel 2006 su Platone e la Polis Interiore e nel 2007 Ascesi e Autorealizzazione in Platone. Sempre nel 2007 in autunno con Vincenzo Fiasconaro, Ingegnere Nucleare dell’Enea di Frascati, esperto in Scienze Olografiche abbiano trattato de Il Sole e la Caverna, il Mito di Platone alla luce delle scoperte del III millennio. Nel 2008 ancora è stato nostro ospite il Prof. Vincenzo Ferrari, docente universitario e cassazionista di fama internazionale, che ci ha intrattenuto su Conoscenza e Iniziazione nella Scuola Pitagorica.
Non ultima tra le nostre attività c’è stata, il 2 maggio scorso, la presentazione del romanzo epistolare Il Padrone di Casa di Alberto Samonà, di cui abbiamo apprezzato il tuo intervento su l’Eco di Fasano.
In genere le date vengono indicate per tempo in modo che gli interessati possano rendersi disponibili a partecipare. Per il prossimo futuro sono in calendario due altre Tavole Rotonde.
Periodicamente il Centro Studi si occupa della pubblicazione di una rivista. Quali sono gli argomenti che vengono affrontati al suo interno? Qual è il suo piano di diffusione?
La rivista Sé - Metafisica Realizzativa, non ha una scadenza ben definita, trattandosi di uno strumento interno al Centro che ne riassume il lavoro. Viene diffusa in diverse regioni d’Italia anche a chi ne fa espressamente richiesta e raccoglie buona parte del lavoro di ricerca condiviso dai componenti del Centro. A tutt’oggi abbiamo pubblicato otto numeri in cui abbiamo trattato degli argomenti più diversi, cercando sempre di condurre un’indagine rigorosa sulla natura dell’Essere.
Il Centro Studi Tradizionali “Sé”, è aperto qualora qualcuno volesse entrarne a far parte?
Il Centro non ha le porte serrate, basta bussare. Tutti possono farne parte a patto che si condivida con purezza di cuore lo spirito di ricerca. Le uniche porte, spesso ben serrate, che s’incontrano in casi come questo sono nella nostra stessa mente, nei nostri pregiudizi e superstizioni, nella nostra ignoranza sostenuta di frasi fatte, stereotipi, convenzioni e abitudini a cui siamo attaccati e che facciamo fatica ad integrare o rimuovere, spesso per pigrizia o per pura del diverso, nonostante molti riconoscono che la conoscenza di Sé sia necessaria alla nostra stessa crescita interiore.
Pubblicato su L'Eco di Fasano - Periodico mensile di informaznione cittadina - Giugno 2009
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Ho l'impressione che si tenda alla commistione di realtà appartenenti a piani diversi e laterali a quello iniziatico e tradizionale, come è quello della mistica, passiva nei confronti dall'attività che occorre individuare nel lavoro iniziatico. Agostino non era, con evidenza, un iniziato.
RispondiEliminaRiguardo Agostino e alla usa improbabile iniziazione, io non me la sentirei di giudicare. E' proprio per questo che ho parlato, a prescindere dall'iniziazine, di Saggi.
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